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La dichiarazione dei redditi di una A.S.D.

LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

In pratica, per compensi percepiti sino a €. 10.000 non è dovuta alcuna imposizione ai fini delle imposte sui redditi.

Per i redditi eccedenti e sino ai €. 20.658,28 è dovuta una ritenuta a titolo di imposta del 23%. Tali compensi non devono essere riportati in dichiarazione dei redditi in quanto già tassati alla fonte dalla società sportiva erogante.

Per i redditi eccedenti, invece, la ritenuta operata è a titolo di acconto e quindi tali redditi dovranno essere successivamente assoggettati ad IRPEF in dichiarazione dei redditi, considerando, tuttavia, anche i compensi già tassati a ritenuta a titolo d’imposta.

Infatti, ai fini della determinazione dell’Irpef per la tassazione dei redditi soggetti ad imposizione ordinaria (in dichiarazione dei redditi), il percettore delle somme dovrà tenere conto dell’importo tassato con ritenuta d’imposta secca.

In altre parole, le somme assoggettate a ritenuta d’imposta definitiva concorreranno comunque alla formazione del reddito imponibile. Tuttavia, esclusivamente ai fini della determinazione degli scaglioni di reddito.

IL COMPUTO DEI COMPENSI SPORTIVI

Un aspetto particolare riguarda il computo dei compensi di attività sportive dilettantistiche per i familiari a carico. Pensiamo, ad esempio al caso di un figlio minore che percepisce compensi per attività sportiva.

E’ necessario capire se tali compensi concorrano o meno nella soglia per essere considerati “a carico” dei genitori.

Ebbene, in questi casi è necessario tenere presente quanto segue.

Fino ai € 10.000, i compensi in commento, non concorrono a formare il reddito complessivo del contribuenteArt. 69 comma 2 DPR n. 917/86.

Tutti i redditi eccedenti, invece, concorrono a formare reddito per il percettore.

Ne consegue, che in base alle predette argomentazioni un soggetto può, comunque, considerare fiscalmente a carico un altro soggetto e riportalo quindi tra i familiari a carico.

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